Trattamento conservativo

La terapia conservativa consiste nel trattamento della patologia, di origine traumatica o degenerativa, con anti-infiammatori, modifica delle abitudini di vita, riposo, crioterapia, fisioterapia. Può essere utile nella fase acuta della malattia per stabilizzare l’articolazione e procedere alla terapia chirurgica, qualora necessaria.

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Terapia infiltrativa

Per terapia infiltrativa si intende l’introduzione di un farmaco all’interno di una articolazione (terapia intra-articolare) o di un tessuto solitamente tendini o borse (terapia extra-articolare). Negli anni passati venivano utilizzati soprattutto cortisonici, il loro potente effetto anti-infiammatorio. Ma questi farmaci non sono privi di effetti collaterali e non possono essere somministrati a tutti i pazienti. Negli ultimi anni, però, il classico “cortisone” è stato spesso sostituito da farmaci come l’acido ialuronico e PRP, Plasma Ricco di Piastrine. In particolare, l’infiltrazione di acido ialuronico determina un buon effetto anti-infiammatorio ed analgesico. In questo modo è possibile controllare il dolore, migliorare il movimento e quindi restituire una buona funzionalità all’articolazioneì con conseguente ripresa delle normali attività quotidiane da parte del paziente. La durata del ciclo terapeutico può variare in base al prodotto scelto, solitamente consiste in 3 o 5 infiltrazioni intra-articolari con cadenza settimanale. Il trattamento con PRP è utile per il trattamento di patologie della cartilagine articolare e di lesioni tendinee e muscolari. È una promettente terapia capace di stimolare la riparazione di tessuti danneggiati grazie alla grande quantità di fattori di crescita presenti nelle piastrine. I fattori di crescita sono proteine in grado di stimolare la proliferazione e differenziazione cellulare in modo da promuovere in maniera naturale i processi di guarigione e rigenerazione tissutale.

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Protesi spalla

Negli ultimi anni, in seguito al miglioramento dei materiali e dei disegni protesici, si è osservato un netto incremento dell’utilizzo delle protesi di spalla per il trattamento dell’artrosi primitiva e secondaria. La protesi di spalla prevede la sostituzione dei capi articolari con impianti artificiali, scelti in base al grado del deterioramento dell’articolazione. La protesi anatomica totale si impianta nel caso in cui l’usura della La protesi anatomica totale si impianta nel caso in cui l’usura della glenoomerale ha deteriorato la testa dell’omero e la glena. In questi casi entrambi i capi articolari sono sostituiti: al posto della testa omerale si usa una calotta sferica metallica collocata su uno stelo metallico inserito all’interno del canale omerale. La glena viene rimpiazzata da una componente a superficie concava in polietilene oppure appoggiata su una base metallica che viene fissata all’osso con viti. Se la glena non è coinvolta dal processo artrosico, allora si può procedere alla sostituzione della sola testa omerale. Come per tutti gli interventi di sostituzione protesica, la terapia riabilitativa postoperatoria è di fondamentale importanza. Infatti un intervento ben riuscito deve essere sempre seguito da una corretta fase di recupero riabilitativa, in modo che il paziente possa ottenere la ripresa completa della funzione articolare e scomparsa dei sintomi pre- operatori.

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